L’Enterprise 2.0 in Telecom

Purtroppo non sono riuscito a partecipare al World Computer Congress 2008 che si è tenuto ad inizio Settembre a Milano. Quelle che volevo velocemente segnalare sono invece le presentazioni sul Web 2.0 tenute da Telecom Italia all’interno dell’evento:

Dal portale di Telecom Italia:

Durante la prima sessione si è parlato dell’incontro del Web 2.0 con il mondo delle telecomunicazioni e, in generale, con il mondo delle aziende, analizzandone l’impatto sull’organizzazione, sull’innovazione di servizio e sul go-to market; il tutto sia dal punto di vista del business sia tecnologico. Il Web 2.0 è, del resto, un paradigma, risultante da un lungo processo evolutivo del mondo Internet che ha spinto le aziende e il mondo industriale verso nuovi modelli di business. Sulle motivazioni di questo cambiamento, dettato dal desiderio di connessione, di comunicazione e di partecipazione delle persone, ha trattato anche la tavola rotonda, coordinata dal giornalista Emil Abirascid.

Se le prime presentazioni sembrano abbastanza generali e pensate per un pubblico che inizia ad avvicinarsi al mondo del web 2.0, le ultime due sono decisamente ricche di spunti ed approfondite.Vi rimando a guardarle direttamente, mentre qui riporto solo alcune indicazioni personali.

L’intervento di Fabrizio Davide è un buon sunto su significato di Enterprise 2.0, SLATES, reti informali, impatti di business e driver, dimensioni del mercato, posizionamento dei vendor e livelli di adozione grazie a documenti presi da Forrester, Ovum, Gartner, McKinsey ed AIIM. In particolare si parla della situazione italiana, di governance e di tre case study (Cisco, General Motors e IBM). Insomma un documento completo e ricco di riferimenti a molte delle ricerche pubblicate più di recente sul tema con una chiusura sul ruolo che Telecom giocherà in questo nuovo ecosistema, in qualità di fornitore di servizi infrastrutturali convergenti ICT&Telco destinati all’enterprise e basati sui modelli (Saas, SOA, on demand) tipici del web 2.0.

Massimiliano Spaziani ha invece parlato di Ithink, la nuova piattaforma di open innovation di Telecom Italia, un social network per la generazione di nuove idee, prodotti e servizi a cui prendono parte non solo gli impiegati, ma anche fornitori ed università.

Il progetto sembra molto ambizioso ed attento non solo agli aspetti tecnologici, ma anche a quelli di comunicazione e coinvolgimento/incentivazione dei partecipanti. Gli obiettivi in dettaglio sono:

  • Stimolare l’innovazione facilitando la collaborazione e la condivisione della conoscenza
  • Presentare, valutare e supportare lo sviluppo delle idee proposte, sfruttando le tecnologie Web 2.0
  • Creare un network globale di innovazione attraverso gli strumenti di social networking
  • Migliorare l’immagine in termini di innovazione, sia all’interno sia all’esterno

La piattaforma è al momento composta da due componenti principali:

  • Social networking per consentire alle persone di connettersi, relazionarsi ed esporre le proprie idee tramite tre attività: Cerco (per trovare utenti e contenuti),  Scopro (per conoscere i servizi disponibili tramite un blog redazionale e sondaggi rivolti agli utenti), Sono (per costruire il proprio profilo e network personal)

  • Idea innovation per lavorare insieme sulle idee tramite le attività Penso (per proporre idee e coinvolgere un gruppo, condividerle tramite un wiki, votare le più interessanti), Progetto (per sottoporre le idee migliori ad un comitato offline di esperti e seguirne pubblicamente l’iter di valutazione finchè non vengono convertite in progetti), Espongo (per contenere in una vetrina le idee frutto della piattaforma in modo che queste siano spunto per i dipendenti)

Il flusso delle idee e di tutte le azioni degli utenti sono stati correttamente disegnati all’interno di una community con attenzione sui meccanismi di rewarding, la comunicazione interna ed esterna e la costruzione della partecipazione.

Benchè gli esperimenti di open innovation siano ormai abbastanza frequenti (vedi IdeaFactory e Mix di Oracle, I-Prize di Cisco o IdeaStorm di Dell), credo che l’impegno di Telecom sia ammirevole innanzitutto perchè avviene in Italia e perchè, in un momento economico certo non favorevole, conferma come molte grandi e piccole aziende (vedi Lago) stiano seriamente scommettendo su modelli nuovi ed aperti per recuperare terreno ed imporsi come leader nel proprio settore.

Come mostrato chiaramente dalle slide di Massimiliano Spaziani, il risultato finale di questo cammino è un Decentralized Management potenzialmente capace di scardinare le inefficienze a cui siamo tutti abituati come consumatori, premiando piuttosto le competenze e basandosi su meccanismi di relazione non gerarchichi e trasparenti.

So che esistono molti altri progetti Enterprise 2.0 in ballo in mamma Telecom. Se ti va di aggiungere qualche spunto, ti  prego di farlo nei commenti.

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