Appena terminata la conferenza di IDC, non nascondo di essere andato subito a spulciare commenti, considerazioni, feedback da parte delle aziende, dei privati e dei giornalisti presenti in una sala piuttosto affollata.
Stamattina, tra i tanti commenti interessanti, me ne ha colpito uno, purtroppo non per la completezza del messaggio. Si tratta dell’intervento di Luigi Ferro all’interno di 01Net, che linko nonostante nel loro articolo di link non se ne vedano molti. Avrei voluto inserire un commento al contributo, peccato che per la testata in questione commentare sia ancora sinonimo di mandare una mail in redazione. Proviamo allora ad alimentare qui la discussione.
L’articolo è intitolato Lunga è la strada per l’Enterprise 2.0 e sottotitolato “La Idc conference conferma tutte le difficoltà che trova nel farsi largo il nuovo modo di pensare l’azienda”. Sarò forse stato distratto o non avrò capito abbastanza bene le parole degli speaker (me compreso), ma il paragrafo di apertura recita esattamente così:
“Per capire la situazione dell’Enterprise 2.0 in Italia basta vedere la case history presentata da Emanuele Quintarelli all’Idc conference di Milano. Quintarelli parla di Lago, azienda veneta pluricitata quando si parla di E 2.0. Interessante, ma è sempre la stessa storia che rimbalza di convegno in convegno”
Allora giusto per mettere i puntini sulle i.. Quintarelli parla di Lago perchè Lago è un esempio illuminante, geniale, dal basso, a budget estremamente ridotto, dagli ottimi risultati di utilizzo di tutto il meglio dell’Enterprise 2.0 all’interno di un’azienda giovane, sveglia ed estremamente capace. Un progetto fatto con le persone dalle persone.
Prima però di affermare che la storia sia sempre la stessa sarebbe giusto documentarsi:
- All’International Forum on Enterprise 2.0 i casi presenti erano anche: Vodafone, BTicino, IBM
- Al convegno Enterprise 2.0 e Community Management organizzato da ClubTI era presente anche il Comune di Venezia
- Al convegno Connettiamoci! di Stogea erano presenti anche Dada, GE Oil & Gas, Mediolanum, Eni, Alya e di nuovo il Comune di Venezia (ma per parlare di un progetto di verso da quello già citato)
- Recentemente sono state recensite su ComputerWorld le esperienze di TSF, Regione Veneto ed Indesit
- Un altro caso interessante è quello di WikiSAP
- Su Nova24, Luca Conti ha parlato della Banca Popolare di Vicenza e di Intesa SanPaolo (azienda che in altre sedi ha presentato l’utilizzo interno di wiki, comunità e Second Life)
Ora queste sono solamente le esperienze che io so essere state presentate ad eventi pubblici in Italia, ma data la diffusa paura di parlare di quello che si fa dentro l’azienda, quanti altri casi esistono? Quanti casi ci sono di cui non si parla o non si è parlato? Ne conosco tanti… Il Politecnico, l’anno scorso, ne ha contati 67 ed io spero di raccontarvene presto altri qui in The Social Enterprise..
Il pezzo mantiene un tono un pò negativo e si conclude dicendo:
Il cammino però è lungo. E deve partire dalle basi, da una solida definizione di cosa sia l’Enterprise 2.0 perché la confusione regna sovrana. Si parla di Voip e call center, che non c’entrano, anche perché al blog e al Wiki ci sono già arrivati davvero in pochi.
Nel mio intervento ho parlato delle sfide organizzative, culturali e tecnologiche a cui le aziende sono esposte, ma per dimostrare come l‘Enterprise 2.0 possa essere una risposta in termini di efficienza, innovazione, capitalizzazione degli asset (anche taciti) dell’impresa, una marcia in più di fronte ad un momento così difficile, a cui molti hanno già pensato (10-18% secondo il MIP nel 2008).
Dovendo scegliere solo un esempio per ragioni di tempo, ho preferito parlare di Lago (decidendo di tenere fuori altri progetti interessanti che abbiamo portato a conclusione prima di Natale). Ancora più clamorosamente, sembra del tutto sfuggito come, anche per Lago, non si trattasse dello stesso caso di cui Nicola Zago ha parlato finora, ma di un nuovo progetto che si è concluso il 23 Dicembre 2008..qualcosa di inedito e su cui per la prima volta sono apparsi screenshot e metriche..
L’Enterprise 2.0 è si un cammino, ma in cui il valore non si decide tanto nel punto di arrivo, quanto nella capacità e nei passi che determinano il cambiamento o forse, ancora meglio, nell’attrezzare l’azienda con un mindset che coltivi, diffonda e massimizzi questo cambiamento.
Allora il cammino è lungo e c’è confusione.. alimentata, purtroppo, anche da articoli poco precisi. A mio avviso, se intendiamo veramente uscire da questa crisi, il punto di partenza dovrebbe essere una maggiore voglia di capire in profondità i fenomeni che ci circondano.