Grandi e piccole aziende che intendono fornire servizi sul tema Enterprise 2.0 dovrebbero prima di tutto imparare a comprendere le logiche della rete, i suoi meccanismi ed in particolare la sua trasparenza.
Ciò purtroppo non accade sempre, come avevo già segnalato nel caso di Visiant che si era appropriata del mio lavoro in modo poco corretto e rispettoso. Un simile comportamento succede di nuovo con Marco Cimmino di MeetWeb che, dopo aver ripreso alcuni contenuti dal Politecnico di Milano, nel blog dell’azienda scrive:
Perché un’ Enterprise 2.0?
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Il primo vantaggio dell’Enterprise 2.0 è una circolazione e gestione più efficiente dell’informazione utilizzando strumenti collaborativi come wiki, blog, feed rss e tag.
Facendo leva sui network informali e stimolando una partecipazione attiva degli utenti (dipendenti, clienti, fornitori, ecc.)…. Ciò consente di capitalizzare la conoscenza implicita, sviluppando un’intelligenza collettiva capace di generare un incremento della produttività.Il secondo beneficio è la capacità di innovazione continua e diffusa. Per mantenere una posizione di vantaggio sul mercato, le aziende aprono i propri confini stabilendo una conversazione onesta e proficua con clienti e partner. Questo sforzo di condivisione, coinvolgimento e co-creazione richiede un mutamento profondo della cultura e dei modelli di gestione delle risorse.
Dipendenti, partner e clienti diventano i veri motori dell’innovazione, mentre l’azienda assume un inedito ma potentissimo ruolo di facilitatore e propositore di esperienze legate ai prodotti.Quali sono gli impatti e le sfide organizzative che introduce?
Aprirsi verso l’esterno significa al contempo saper ascoltare e cambiare all’interno, reagendo più velocemente ai mutamenti del mercato e trasformando i propri dipendenti in agenti del cambiamento. Per ottenere dei benefici concreti dall’Enterprise 2.0 è necessario comprendere a fondo la portata del fenomeno e sostenerlo fattivamente durante il suo ingresso nell’azienda.
L’Enterprise 2.0 non è un pacchetto software da acquistare ed installare quanto un nuovo modo di pensare, lavorare e concepire l’azienda. I manager devono rinunciare a parte del controllo che un tempo esercitavamo sui propri sottoposti ottenendo in cambio quella passione, creatività, capacità d’innovazione e flessibilità ormai indispensabili per rispondere alle sfide del mercato.
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Ora confrontate con quanto scritto tempo fa da Open Knowledge per spiegare l’Enterprise 2.0 sul sito dell’International Forum on Enterprise 2.0:
Quali vantaggi può fornire alla mia azienda?
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ll primo obiettivo dell’Enterprise 2.0 è una circolazione e gestione più efficiente dell’informazione utilizzando strumenti collaborativi come wiki, blog, feed rss e tag.Facendo leva sui network informali e stimolando una partecipazione attiva dei dipendenti, vengono abbattute le barriere gerarchiche, geografiche ed i centri di potere, in uno sforzo di riduzione dei costi, capitalizzazione della conoscenza implicita ed incremento della produttivà.
Il secondo beneficio è la capacità di innovazione continua e diffusa…… Per ….. mantenere una posizione di vantaggio sul mercato, le aziende aprono i propri confini stabilendo una conversazione onesta e proficua con clienti e partner. Questo sforzo di condivisione, coinvolgimento e co-creazione richiede un mutamento profondo della cultura e dei modelli di gestione delle risorse.
Dipendenti, partner e clienti diventano i veri motori dell’innovazione, mentre l’azienda assume un inedito ma potentissimo ruolo di facilitatore e propositore di esperienze legate ai prodotti.
Quali sono gli impatti e le sfide organizzative che introduce?
Aprirsi verso l’esterno significa al contempo saper ascoltare e cambiare all’interno, reagendo più velocemente ai mutamenti del mercato e trasformando i propri dipendenti in agenti del cambiamento. Per ottenere dei benefici concreti dall’Enterprise 2.0 è necessario comprendere a fondo la portata del fenomeno e sostenerlo fattivamente durante il suo ingresso nell’azienda.L’Enterprise 2.0 non è un pacchetto software da acquistare ed installare quanto un nuovo modo di pensare, lavorare e concepire l’azienda. I manager devono rinunciare a parte del controllo che un tempo esercitavamo sui propri sottoposti ottenendo in cambio quella passione, creatività, capacità d’innovazione e flessibilità ormai indispensabili per rispondere alle sfide del mercato.
Non è…. molto simile?
Non mi piace fare polemica, né rimarcare troppo la passione ed il tempo che dedico a The Social Enterprise ed alle altre iniziative di evangelizzazione sull’Enterprise 2.0 per il solo piacere di condividere, scambiare ed apprendere insieme alla community. Tengo però moltissimo alla correttezza ed al riconoscimento della proprietà dei contenuti prodotti, seppure gratuitamente.
Prima di aiutare le aziende a fare leva sugli approcci dell’Enterprise 2.0, bisognerebbe rispettare ed applicare questi stessi principi nei comportamenti che si hanno in rete ed inserire una breve, semplice, citazione.
Inutile dire che mi piacerebbe molto di più vedere contributi originali che diano valore e facciano davvero avanzare la discussione sull’Enterprise 2.0 come provo a fare da anni su questo blog.