Cosa significa veramente l’Enterprise 2.0 in questo momento economico, sociale, tecnologico? Molto più che una questione di piattaforme social, l’Enterprise 2.0 si pone come profondo rinnovamento dei principi e dei meccanismi interni di funzionamento dell’impresa centrato innanzitutto su un ruolo diverso per individui e community.
Per tutti coloro che erano presenti alla serata su HR 2.0 ed Enterprise 2.0 organizzata da Anna Piacentini e ModenaIn ed hanno piacere a rivedere il materiale, ma anche per tutti coloro alla ricerca di dati, casi, razionali economici e di business per giustificare un progetto Enterprise 2.0, mettiamo a disposizione le slide dell’incontro:
Alcune delle domande a cui la presentazione ha cercato di dare risposta sono le seguenti:
- In che modo sta cambiando nel complesso il contesto economico-sociale in cui viviamo?
- Quali sono le sfide di business più pressanti a cui le aziende, piccole e grandi, si trovano in questo momento di fronte?
- Che leve offre l’Enterprise 2.0 non solo per affrontare, ma addirittura per trarre vantaggio da queste sfide?
- Quanti tipi diversi di progetti Enterprise 2.0 esistono?
- Come coltivare un progetto al fine di raggiungere una massa critica di partecipazione, risultati di business misurabili ed una rilevanza strategica dell’iniziativa agli occhi del management?
I messaggi ed i feedback principali che personalmente mi porto a casa dall’incontro sono questi:
- Aldilà dei cicli recessivi che stiamo vivendo, studi di più lungo termine come il The Shift Index di Deloitte mostrano un’intrinseca incapacità dei manager e delle aziende di fronteggiare un mondo che va sempre più veloce ed in cui il cambiamento non è più l’eccezione ma la regola
- In questo nuovo mondo, i costrutti e principi del management scientifico a cui siamo abituati smettono di fornire una risposta mentre le aziende si trovano a dover affrontare quattro sfide: conoscenza, efficienza nel cambiamento, innovazione e motivazione delle persone
- L’Enterprise 2.0 fa leva su concetti come partecipazione, apertura, trasparenza, socialità, accountability, persistenza delle informazioni ed emergenza per aiutare le aziende a crescere in un ambiente che cambia sempre più velocemente e ad affrontare queste sfide chiave
- Per condurre al meglio i progetti Enterprise 2.0 è utile immaginare un processo iterativo di co-creazione e coltivazione delle community che metta le persone al centro, parta in modo agile con un pilot, sia orientato a precisi obiettivi strategici e sia misurato tramite metriche che da questi discendono
- Continuare a separare arbitrariamente coinvolgimento dei dipendenti dalle nuove logiche di customer service, innovazione, branding ed interazione con l’interno ecosistema aziendale in ottica di community pone una serie ipoteca sui benefici generabili dal progetto. Tuttavia partire dall’interno è quasi sempre la strategia più efficace per sviluppare fluidamente una nuova relazione tra azienda e mercato.
Durante la serata sono emerse curiosità, domande, resistenze, un approccio pragmatico, ma anche tanta speranza verso un rinnovamento dei paradigmi di management, leadership, coinvolgimento ed incentivazione percepito non solo necessario, ma forse anche come possibile..
Proprio questi feedback ci danno la spinta ad andare avanti giorno dopo giorno con il nostro lavoro.